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Rifiuti AEE, perchè dovrebbero interessarti?

I dispositivi elettronici oramai fanno sempre più parte della nostra quotidianità. Così come nel proprio salotto, cucina, stanza da letto, anche nelle aziende gli AEE sono sempre più presenti. Ma cosa sono esattamente gli AEE e i rifiuti AEE?

Definiamo gli AEE come

“tutte le apparecchiature che dipendono, per un corretto funzionamento, da correnti elettriche o da campi elettromagnetici”

Tra questi vi ritroviamo per esempio PC, smartphone, tablet, stampanti, TV, condizionatori, frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie, ventilatori, sorgenti luminose.

Quando un AEE smette di funzionare e ce se ne vuole disfare diventa un RAEE.

Nessuna definizione di RAEE però menziona lo stato fisico dell’oggetto o la sua funzionalità quanto invece la volontà di disfarsene. Infatti, quello che per una persona può non essere più utile per un’altra può ancora costituire un oggetto di utilità e di valore.

A ciò si aggiunge il fatto che la veloce obsolescenza che l’apparecchiatura subisce è quasi sempre programmata. Accade ad esempio che i brand dell’elettronica velocizzano l’obsolescenza dei dispositivi attraverso aggiornamenti dei sistemi operativi allo scopo di appesantire le prestazioni dell’hardware.

Tutto ciò è programmato per avvenire una volta scaduto il periodo di garanzia, in modo tale da poter suggerire di acquistare un nuovo prodotto.

È così che la gestione della fase in cui un prodotto AEE viene dismesso diventa sempre più importante.

Hai mai pensato a che fine abbiano fatto tutti i tuoi dispositivi elettronici che non usi più? 

Hai mai pensato a come smaltirli? I RAEE sono una delle poche categorie per le quali sono disponibili diverse agevolazioni nei confronti dei* consumator*.

La direttiva 2008/98/CE ha introdotto la responsabilità estesa del* produttor* applicata ai RAEE, che comporta l’obbligo per i produttor* di gestire la fase di fine vita dei prodotti immessi sul mercato, sia attraverso l’assunzione dell’onere economico relativo al loro smaltimento, sia curando direttamente il ritiro degli stessi prodotti.

Da luglio 2016 è in vigore il DM 121/2016 noto come “Decreto uno contro zero”, che permette al* consumat* la possibilità di riconsegnare i piccoli elettrodomestici ai negozi senza l’obbligo di acquistarne di nuovi. La consegna gratuita è consentita per dispositivi con dimensioni sino a 25 cm, che non si vogliono più utilizzare, presso punti vendita con superficie superiore ai 400 metri quadrati.

Il ruolo de* negoziant*

Tutti i/le rivendit* e i/le negozianti di elettrodomestici sono invece tenuti a consentire la consegna gratuita da parte de* clienti di dispositivi usati di ogni dimensione a fronte dell’acquisto di un nuovo prodotto. Purtroppo, molt* cittadin* non sono al corrente di queste agevolazioni che comunque sono disponibili solo per consumat* e nuclei domestici.

Parlando di Dati: Sono 421.344 tonnellate i RAEE raccolti complessivamente in Italia dai sistemi collettivi nel 2018 secondo dati CDCRAEE (Centro di Coordinamento RAEE), senza specificare però quale tipo di recupero o smaltimento venga effettuato.

Con circa 5 kg raccolti per abitante, l’Italia si classifica ben dietro Francia, Regno Unito, Irlanda, Austria e Belgio che ne smaltiscono 8 pro-capite. Svizzera e Norvegia sono al primo posto con 9 kg. Secondo le rilevazioni del Consorzio, nel 2018 è stato avviato al riciclo soltanto il 42,84% dei RAEE, con le norme che prevedono l’obiettivo del 65% per il 2019.

Alternative allo Smaltimento: 

  • Riuso, evitando di considerare rifiuti tutti quei dispositivi che possono essere ancora utilizzati;
  • Refurbishing, ovvero una rimessa a nuovo con sostituzione con pezzi di ricambio al fine di migliorare le prestazioni;
  • Utilizzo delle sole parti ancora utili;
  • Smantellamento meccanico di tutti i componenti con conseguente vaglio dei materiali di cui sono composti;

La scelta ottimale in termini ambientali sarebbe quella di utilizzare tutte queste soluzioni a cascata riservando all’ultima opzione solo ciò che risulta rimanente da tutte le precedenti.

Oggi, invece, accade spesso che l’ultima opzione sia la più gettonata in quanto molto conveniente dal punto di vista dell’effort aziendale nella ricerca del corretto partner commerciale per l’esercizio delle attività descritte.

FONTI 

https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/LSU/?uri=CELEX%3A32012L0019

https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2016/07/07/16G00131/sg

https://www.sfridoo.com/2019/09/13/rifiuti/cosa-sono-gli-aee-quali-differenze-con-raee/

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