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Tampon tax

Con Tampon Tax si intende l’IVA (Imposta sul valore aggiunto) sugli assorbenti femminili che, nel nostro Paese è stata introdotta nel 1973 ed è cresciuta nel tempo, dal 12% all’attuale 22%.

In Italia, però, per alcuni beni o servizi sono previste percentuali di tassazione più basse:

  • 4% beni di prima necessità e beni alimentari
  • 5% prestazioni socio sanitarie, assistenziali ed educative delle cooperative sociali oltre che beni come basilico, rosmarino, salvia, origano, altre spezie, prestazioni di trasporto urbano di persone 
  • 10% servizi turistici, bar, determinati prodotti alimentari, edilizia
  • 22% tutto ciò che non è elencato sopra 

I prodotti igienici femminili non rientrano nella categoria di “beni di prima necessità” ed è per questo che la tampon tax è pari al 22%.

In molti Paesi l’IVA sugli assorbenti, è più bassa rispetto all’IVA solitamente applicata sulla maggior parte dei beni. Ad esempio, nel Regno Unito l’IVA sugli assorbenti è al 5%, in Lussemburgo al 3% e in Irlanda allo 0%.

E’ importante soffermarci sul fattore economico, ma anche su quello culturale. Com’è possibile che un prodotto necessario nella vita delle donne, debba essere equiparato a beni volti a soddisfare bisogni secondari e/o beni di lusso?

L’anno scorso, la Camera dei Deputati ha però approvato un emendamento al Decreto fiscale, che abbassa la Tampon Tax dal 22% al 5% soltanto su assorbenti biodegradabili, compostabili e sulle coppette mestruali.

Questo gesto è positivo, perché di fatto incentiva l’utilizzo di prodotti ecologici, ma resta un gesto fondamentalmente inutile. Gli assorbenti biodegradabili sono solo una parte del mercato dei prodotti igienici femminili, che infatti sono generalmente più difficili da reperire perché poche aziende li producono, pertanto la cosa più giusta e utile da fare sarebbe non tassare nessuna tipologia di assorbenti.

La cosa davvero giusta però sarebbe poter usufruire di questi prodotti gratuitamente: perché dovremmo pagare per far fronte ad un bisogno che ci è stato imposto naturalmente? 

Grazie ad una collaborazione con il consultorio AIED – MILANO possiamo riportare alcuni dati

  • 40 anni: durata media del periodo fertile nella vita di una donna.
  • 450: media dei cicli mestruali nella vita di una donna.
  • 3-5 giorni: durata media di un ciclo mestruale
  • 10mila-14mila: range di assorbenti mediamente consumati da una  donna nell’arco della sua vita.
  • 2.600.000.000: numero di assorbenti venduti in un anno in Italia
  • €126: spesa media annuale di una donna in Italia per i prodotti  igienici femminili

Mediamente una donna trascorre 7 anni della propria vita convivendo
con il ciclo mestruale.

Il primo ciclo mestruale dell’adolescenza (menarca)
è un importante fase di passaggio verso l’età adulta, un momento che
spesso necessita di ricevere sostegno e conforto.

Molte ragazze non hanno una completa e accurata comprensione
delle mestruazioni come un processo biologico normale. Informarle prima del loro primo ciclo rafforza la loro sicurezza,
contribuisce a creare solidarietà sociale e incoraggia abitudini sane.

Una scarsa igiene durante il periodo mestruale può comportare rischi
per la salute ed è direttamente collegata a infezioni del tratto urinario e
riproduttivo.

Ecco alcune raccomandazioni:

  • Lava l’area genitale con acqua tiepida.
  • Evita di usare gel doccia, bagnoschiuma o saponi profumati che
    possano disidratare la delicata membrana mucosa vaginale, alterando il sensibile equilibrio del pH.
  • Durante il ciclo è consigliabile evitare indumenti stretti o tessuti che
    non lasciano “respirare”, come quelli sintetici, in quanto possono
    causare un aumento di calore e umidità favorendo la proliferazione dei
    batteri.
  • Non bisogna dimenticare di far visita al ginecologo almeno una volta l’anno, non solo per prevenire o individuare tempestivamente eventuali irritazioni o infiammazioni, ma anche per sciogliere dubbi e avere consigli anche in materia di igiene intima.


Ricordiamo inoltre che molte donne e ragazze sono impossibilitate a reperire assorbenti e altri articoli per l’igiene intima durante le emergenze umanitarie, come disastri naturali o conflitti armati.

 

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