Tutti i corpi sono corpi da spiaggia: no al bodyshaming

Estate, tempo di vacanza e caldo…di conseguenza è la stagione in cui esponiamo di più il nostro corpo! Spesso si vive con serenità e felicità la stagione estiva, con il bikini, il costume da bagno, le gite e i viaggi, e il corpo diventa protagonista più che mai. Tuttavia alcune persone vivono un senso di inadeguatezza nei confronti del proprio corpo. Si chiama body shame, cioè vergogna del proprio corpo. E spesso è anche collegata a un disturbo chiamato dismorfofobia, cioè l’alterata percezione del proprio corpo e la non accettazione di esso. Una ricerca pubblicata di recente sul Journal of Epidemiology and Community Health afferma che il 61% delle persone prova avversione per il proprio aspetto fisico. Spesso una delle motivazioni profonde è che il corpo viene investito del dovere di rappresentare esteriormente l'identità della persona, ma non è così.

Continua a leggereTutti i corpi sono corpi da spiaggia: no al bodyshaming

Il senato boccia la proposta di declinare le cariche al femminile

Il 27 luglio si è discusso in Senato di alcuni emendamenti al testo della Riforma del Regolamento del Senato a seguito della revisione costituzionale concernente la riduzione del numero deз parlamentari (Doc. II, n. 12), in particolare della proposta numero 5.0.200 [già 5.7 (testo 2)] della senatrice Maiorino di aggiungere come articolo 5 bis il seguente testo, con la rubrica Disposizioni per l’utilizzo di un linguaggio inclusivo. La proposta, votata a scrutinio segreto, ha ottenuto 152 voti favorevoli, 60 contrari e 16 astenuti, non sufficienti a raggiungere la maggioranza assoluta necessaria per approvare l’emendamento. Quello che è accaduto in Senato è a dir poco scandaloso. Così la marcia dei diritti delle donne più che in avanti resta una marcia sul posto. Questo accade perchè si tratta del Parlamento: della Camera dei Deputati e del Senato, un organo di potere. Infatti, come abbiamo scritto un paio di anni fa su questi canali, «non abbiamo problemi a declinare al femminile parole come operaio, infermiere o cuoco. Nessun problema a parlare di maestra, commessa o segretaria. Questo perché le professioni citate sono lavori umili, subordinati e/o di cura. Se saliamo in alto nelle cariche, troviamo avvocato, ministro, giudice, magistrato e assessore ad esempio, il cui femminile sembra essere più ostico”. «Diamo spesso per scontato che il genere maschile sia neutro. Pensiamo che dire “tutti”, possa rappresentare anche chi non si identifica nel genere maschile, e che si possa dire “avvocato donna”, come se lз avvocatз fossero tutti uomini, e l’eccezione fosse da rimarcare, aggiungendo quel “donna” finale. La lingua italiana non è neutra. Il maschile predefinito porta con sé uno stereotipo di linguaggio che lo vede essere la norma. Il femminile è quindi qualcosa di altro, che si discosta dalla norma».

Continua a leggereIl senato boccia la proposta di declinare le cariche al femminile

Misgendering e deadnaming:
cosa sono e come evitarli

Diversi studi hanno dimostrato che quando vengono utilizzati i pronomi e il nome corretto di una persona, vengono drasticamente ridotti i pensieri suicidi, gli episodi di depressione e ansia che potrebbero essere causati a quella persona. Questo è stato per lo più notato tra lз giovani trans*. Per capire al meglio ciò di cui parleremo oggi ti chiedo di pensare a come ti sentiresti se qualcuno ti chiamasse costantemente con il nome sbagliato e si rifiutasse di cambiare.

Continua a leggereMisgendering e deadnaming:
cosa sono e come evitarli

Sai che è possibile amare più persone?

Nel “Simposio” di Platone, Aristofane, spregiudicato commediografo greco, narra il mito dell’androgino. Secondo la leggenda, nell’antichità gli uomini erano esseri sferici dotati di due teste, quattro braccia, quattro gambe e due organi sessuali, composti quindi da una metà maschile e una femminile. Questi esseri molto potenti e superbi volevano conquistare il monte degli Dei, l’Olimpo. Zeus, come punizione, decise di tagliarli in due per indebolirli, costringendoli a vagare nel mondo alla ricerca della loro metà. Da qui nasce il famoso mito “della mela” su cui la nostra educazione affettiva e sessuale ha trovato fondamento per secoli. E se Platone si fosse sbagliato? E se fossimo già una mela completa alla ricerca di più mele da amare e da cui farci amare?

Continua a leggereSai che è possibile amare più persone?

Di che colore è il tuo vuoto interiore?

“Oggi pomeriggio sono rimasto a letto per due ore in uno stato di annientamento simile alla depressione e a non so che altro: ho meditato sul Vuoto e ho rischiato di farne l’esperienza.” Emil Cioran Ecco una guida pratica per iniziare a prendere contatto con il tuo vuoto interiore.

Continua a leggereDi che colore è il tuo vuoto interiore?

Poliamore – stereotipi e pregiudizi

Quando si parla di poliamore, sono tantissimi gli stereotipi e i pregiudizi in cui si ricade questo soprattutto perché quando si parla di relazioni, esiste un pensiero fortemente interiorizzato secondo il quale l’unico modello relazionale è quello monogamo. Viviamo in una società fortemente incentrata su un’ideologia di ordine in cui esiste un confine dell’indicibile che non deve essere superato. Tutto deve sempre essere legittimato, costruito, confinato e deve rispettare leggi sociali prestabilite da una società che ci vorrebbe tuttз uguali. In questo articolo parleremo di alcuni degli stereotipi e dei pregiudizi legati al poliamore e alle relazioni eticamente non-monogame.

Continua a leggerePoliamore – stereotipi e pregiudizi

Come si racconta un’emozione?

Come si fa a raccontare un’emozione? Che potere ha la scrittura a proposito di blocchi e disagi emotivi? Scrivere e riscrivere può avere un riscontro positivo nella vita quotidiana? All’interno dell’articolo troverete alcune attività per iniziare a raccontarsi.

Continua a leggereCome si racconta un’emozione?

E’ vero che le donne non hanno ambizione?

Come mai c’è ancora una disparità di genere cosí forte a livello occupazionale, soprattutto nelle posizioni con alto potere decisionale? Ci sono alcuni ostacoli che le donne ritrovano ancora sulla propria strada quando vogliono crescere da un punto di vista lavorativo. In questo articolo ne vengono illustrati alcuni insieme a possibili soluzioni che sono state proposte negli ultimi anni.

Continua a leggereE’ vero che le donne non hanno ambizione?

Maternità solidale e sorellanza – L’esperienza di Julia

Che cosa pensa una donna che partorisce per altrз? Come arriva a prendere questa scelta libera e consapevole? Nel racconto della Gestazione Per Altri (GPA) si lascia spesso poco spazio alla descrizione della tecnica in sé e del perché vi si ricorre ma moltissimo all’approfondimento dei supposti rischi che correrebbero genitorз, gestanti e bambinз, infine nessuno spazio alla voce deз tanto chiacchieratз protagonistз principali: lз portatorз e lз figlз che loro mettono al mondo per altrз. In particolare, la figura della donna che sceglie liberamente di partorire figlз con cui non ha alcun legame biologico, viene completamente offuscata: non si tiene in considerazione che, qualunque sia il motivo principale alla base della sua scelta, questa rimanga una decisione libera e consapevole nei paesi in cui questa pratica è regolamentata. Abbiamo intervistato Julia Ross, canadese, che ha partorito per due coppie tre volte.

Continua a leggereMaternità solidale e sorellanza – L’esperienza di Julia