Di che colore è il tuo vuoto interiore?

“Oggi pomeriggio sono rimasto a letto per due ore in uno stato di annientamento simile alla depressione e a non so che altro: ho meditato sul Vuoto e ho rischiato di farne l’esperienza.” Emil Cioran Ecco una guida pratica per iniziare a prendere contatto con il tuo vuoto interiore.

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Poliamore – stereotipi e pregiudizi

Quando si parla di poliamore, sono tantissimi gli stereotipi e i pregiudizi in cui si ricade questo soprattutto perché quando si parla di relazioni, esiste un pensiero fortemente interiorizzato secondo il quale l’unico modello relazionale è quello monogamo. Viviamo in una società fortemente incentrata su un’ideologia di ordine in cui esiste un confine dell’indicibile che non deve essere superato. Tutto deve sempre essere legittimato, costruito, confinato e deve rispettare leggi sociali prestabilite da una società che ci vorrebbe tuttз uguali. In questo articolo parleremo di alcuni degli stereotipi e dei pregiudizi legati al poliamore e alle relazioni eticamente non-monogame.

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Come si racconta un’emozione?

Come si fa a raccontare un’emozione? Che potere ha la scrittura a proposito di blocchi e disagi emotivi? Scrivere e riscrivere può avere un riscontro positivo nella vita quotidiana? All’interno dell’articolo troverete alcune attività per iniziare a raccontarsi.

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E’ vero che le donne non hanno ambizione?

Come mai c’è ancora una disparità di genere cosí forte a livello occupazionale, soprattutto nelle posizioni con alto potere decisionale? Ci sono alcuni ostacoli che le donne ritrovano ancora sulla propria strada quando vogliono crescere da un punto di vista lavorativo. In questo articolo ne vengono illustrati alcuni insieme a possibili soluzioni che sono state proposte negli ultimi anni.

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Maternità solidale e sorellanza – L’esperienza di Julia

Che cosa pensa una donna che partorisce per altrз? Come arriva a prendere questa scelta libera e consapevole? Nel racconto della Gestazione Per Altri (GPA) si lascia spesso poco spazio alla descrizione della tecnica in sé e del perché vi si ricorre ma moltissimo all’approfondimento dei supposti rischi che correrebbero genitorз, gestanti e bambinз, infine nessuno spazio alla voce deз tanto chiacchieratз protagonistз principali: lз portatorз e lз figlз che loro mettono al mondo per altrз. In particolare, la figura della donna che sceglie liberamente di partorire figlз con cui non ha alcun legame biologico, viene completamente offuscata: non si tiene in considerazione che, qualunque sia il motivo principale alla base della sua scelta, questa rimanga una decisione libera e consapevole nei paesi in cui questa pratica è regolamentata. Abbiamo intervistato Julia Ross, canadese, che ha partorito per due coppie tre volte.

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Omosessualità, feticismo e perversioni nel Maghreb

Quando parliamo di Maghreb, parliamo di quella parte dell’Africa mediterranea che comprende Marocco, Algeria e Tunisia. Ci vengono subito in mente colori, sapori e odori inconfondibili. Ma com’è la sessualità nel Maghreb? È altrettanto colorata e legittimata? La sessualità maghrebina non è vissuta in maniera esplicita: i sentimenti sono taciuti aз parenti, aз amici più intimз per essere protetti da giudizi riprovevoli. Il desiderio omosessuale è biasimato, messo fuori dal sistema, racchiude tutte le “pulsioni negative” e “contronatura”, poiché nella coscienza vegetativa è improntato ad un essere “inferiore”, “immaturo” e “imperfetto”. Pensate che secondo l’Islam, solo l’omosessualità maschile viene presa in considerazione, quella femminile viene invece relegata al di là dei limiti del nominabile. L’omosessualità femminile è vissuta come un’ “anomalia” che spesso le persone lesbiche nascondono perfino a se stesse ed evitano di divulgare. Se l’omosessualità è rimossa fino a questo punto, cosa ne è delle altre manifestazioni della sessualità umana, soprattutto quelle perverse? Il voyeurismo, il feticismo, la zoofilia, l’autoerotismo perverso sono solo alcune delle perversioni nel Maghreb.

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Il privilegio di postare la tua relazione online

È il 2022 ed è innegabile che buona parte delle persone che conosciamo posti la sua relazione sui social media. Alcune persone coraggiose mantengono le loro relazioni private. Altre, invece, non hanno possibilità di scelta. Parliamo delle coppie queer* perché, più spesso di quanto vorremmo ammettere, le persone che ne fanno parte potrebbero trovarsi in pericolo se qualcunə scoprisse della loro relazione. Dunque, avere la possibilità di scegliere se postare online la tua relazione, è un privilegio. Ma, ovviamente, non è così semplice.

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7 modi per prendersi cura di sè

Quante volte ti capita di dedicare molto tempo al lavoro, al prenderti cura dз altrз, al riempire le giornate di impegni e continuare a sentirti insoddisfattə e senza energie? Quando parliamo di cura, parliamo di coraggio.. Il coraggio di prendersi cura di sé, dal latino coratum= cuore. Ecco una guida pratica per iniziare a prenderti cura di te stessə!

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La Grande inchiesta del porno francese di Le Monde

L’inchiesta, partita da @leparisien, “coinvolge le più grandi società francesi di distribuzione di film #porno e riguarda una particolare categoria di video: i “porno #pro-am” che accanto a dei professionisti presentano persone che non lo sono” (Il Post). Questi video, spiega @lemondefr, sono il risultato di un sistema di violenze e di abusi molto elaborato: «Era uno stupro mascherato da video». “I magistrati hanno cominciato a indagare su alcune piattaforme accusate di una lunga lista di violenze severamente punite dal codice penale e dalle convenzioni internazionali: tortura, stupro, abuso di vulnerabilità, sfruttamento prostituzione, traffico di esseri umani, incitamento all'odio sessista e razzista, insulti sessisti, lesbofobi e razzisti” (La Repubblica) Attraverso questo articolo vi racconteremo l’inchiesta di Le Monde, terribile e allucinante in ogni suo dettaglio.

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E tu, oggi ti senti blu? Da dove deriva “I’m blue” e perchè oggi è il Blue Monday

Le origini del #BlueMonday risalgono al 2005, in Gran Bretagna, a opera di Cliff Arnall, (divulgatore scientifico e psicologo presso l’Università di Cardiff). In un articolo pubblicato sul The Guardian, Arnall dichiarò di aver individuato la formula perfetta per analizzare la tendenza dз clienti delle compagnie e delle agenzie di vacanze a prenotare un viaggio. Nella disequazione, che analizzava diversi fattori come la distanza dal Natale, il fallimento dei buoni propositi di inizio anno, la capacità di fronteggiare spese imminenti, la motivazione ad agire delle persone e persino le condizioni meteorologiche, lo psicologo dichiarava la tendenza delle persone a prenotare un viaggio o una vacanza in condizioni di profondo malumore. La teoria è stata messa fin da subito sotto accusa dalla comunità scientifica e da diversз neuroscienziatз, e allo stesso tempo il comunicato contenente la formula segreta venne acquistata da un'importante agenzia pubblicitaria, la Porter Novelli, che nel corso degli anni sfruttò ampiamente il «marchio» Blue Monday per una serie di campagne di marketing mirate. Blue Monday è chiamato “Blue Monday” perché, in inglese, “blue” significa tristezza e condizioni di batteria scarica, una malinconia nascosta. Anche le lingue assimilano questa convenzione: ad esempio, in inglese si chiama “#feelingblue” ovvero “sentirsi blu”, mentre in francese l’espressione corrispondente è “#avoirleblues”, che letteralmente significa “avere blu”. E tu, come ti senti oggi? Ricorda che il blue monday è una pratica assolutamente commerciale e che le emozioni sono qualcosa di molto complesso. Le emozioni sono il condensato della nostra vita. Come lascia sottintendere l'etimologia del termine esse mettono in movimento. Cioè in sostanza spingono all'azione o alla reazione. Capire l’origine e le cause scatenanti delle emozioni negative è di fondamentale importanza: infatti far finta di nulla e cercare di farsi scivolare addosso la negatività, non le fa sparire. Rifletti e cerca di dare un nome a ciò che senti, e poi cerca di individuare delle strategie (in autonomia o con altrз) per migliorare il tuo benessere psicologico. Ti consigliamo di guardare “Inside Out”: una rappresentazione per grandi e piccinз che aiuta a comprendere meglio il funzionamento delle nostre emozioni!

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