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Antiziganismo: cos’è?

L’antiziganismo indica il pregiudizio e l’odio generalizzato verso i popoli romanì.

La loro è una storia di oppressione spietata. Quest’ultima ha origine nella schiavitù, nell’espulsione, nella deportazione, e poi, ancora, negli internamenti e nel genocidio sistematico perpetrato dal regime nazista. Oggi tutto ciò sfocia nella persistente discriminazione quotidiana e nella persecuzione razzista.

Le comunità romanès furono accusate di ogni nefandezza pur di giustificare la loro repressione, ad esempio: 

  • Di cannibalismo.
  • Di propagare la peste.
  • Di essere spie dei turchi ottomani, durante il Sacro Romano Impero.
  • Di stregoneria, poiché praticavano mestieri “riconducibili alla magia”,(quali la forgiatura dei metalli), o perché si dilettavano, per tradizione, nelle arti divinatorie. 
  • Di aver forgiato i chiodi per la crocefissione di Cristo. (In realtà, la popolazione romanì neanche esisteva al tempo di Gesù.) 
  • Di essere inequivocabilmente deз ladrз, imbroglionз e criminali pericolosз, negando una identità a questo popolo e disconoscendo l’esistenza di una lingua e di una cultura propri.
  • I Principi tedeschi, durante il 1700, emanarono alcune norme contro il nomadismo, e in generale verso le attività svolte dalle comunità romanès.
  • Durante la Repubblica di Weimar, le comunità romanès  iniziarono ad essere controllatз da speciali corpi di polizia. Essi imponevano loro di avere documenti di identificazione specifici e l’uso di permessi per sostare nei luoghi predisposti.
  • In Italia, l’epurazione del territorio da tali etnie venne ordinata in una circolare del 1926.
  • Nei lager nazisti morirono mezzo milione di persone. Tra 1943 e 1945, lз romanì furono perseguitatз, sterilizzatз in massa, usatз come cavie per esperimenti, ed infine destinatз alle camere a gas.
  • In Svizzera, fino al 1980, venne attuato un programma di pulizia etnica: centinaia di bimbз Jenisches furono strappatз alle loro famiglie e destinatз ad orfanotrofi o ad ospedali psichiatrici.

I romanès che risiedono in Europa discendono quasi sicuramente da una popolazione antica, che pone le sue radici nell’India del nord, e che nel 1000 d.C iniziò a spostarsi per raggiungere l’Asia Minore, passando per la Persia e l’Armenia. Poi, nei successivi 500 anni, questi popoli nomadi si sono ‘ibridati’ con altre popolazioni mediorientali, anatoliche e balcaniche.

La confusione rispetto alla loro origine è frutto della somma di alcune circostanze.

Ne sono un esempio l’assenza di comunicazione tra questi popoli e quelli autoctoni. La perdita delle memorie della storia di questo popolo, tramandata oralmente e persa nel susseguirsi delle generazioni a causa delle persecuzioni subite.  Ancora, la conoscenza etnocentrica del mondo da parte di bizantini, greci, spagnoliinglesiitaliani.

Ulteriore causa di antiziganismo è la mancanza di un aspetto fondamentale: un territorio nazionale. A causa delle numerose diaspore, alle quali sono da sempre costrettз, sono infatti un popolo senza terra. Tutto questo non favorisce l’integrazione, soprattutto delle nuove generazioni.

Lз romanì sono sempre statз consideratз “diversз” dalle altre popolazioni e dall’opinione pubblica per usi e costumi.

Proprio per questo non vi è stato uno scambio culturale con le popolazioni europee ospitanti, quando essi sono venuti a contatto. Infatti, la risposta delle popolazioni ospitanti è sempre  stata di tipo normativo, repressiva, allo scopo di evitarne la presenza sul territorio, giustificando il proprio antiziganismo.

Si stima che nel mondo ci siano tra i 12 e i 15 milioni di persone romanì. Tuttavia, il numero ufficiale è incerto. Questo perché moltз di loro rifiutano di registrarsi per timore di subire discriminazioni. Circa 1 milione vive negli Stati Uniti.

In Italia i numeri oscillano tra le 120.000 e le 180.000 persone. (lo 0,23% della popolazione). Circa il 61% possiede la cittadinanza italiana e solo il 3% è nomade.

PaeseConteggio ufficialeConteggio stimato
Romania

535,250
1,800,000-2,500,000
Bulgaria370,908700,000-800,000
Ungheria190,046550,000-600,000
Serbia108,193400,000-450,000
Croazia9,46330,000-40,000

Le parole improprie e da non usare in quanto offensive, discriminatorie o semplicemente fuorvianti e sbagliate sono:

  • Nomadз: perchè, di solito, si allude a una presunta arretratezza culturale.
  • Zingarз: si tratta di un eteronimo, cioè di un termine utilizzato da altrз, in genere con connotazioni dispregiative.

Invece associazioni scorrette, indice di antiziganismo, che non dovrebbero più essere praticate:

  • “Rom” non è sinonimo di “romeno” (abitante della Romania).
  • “Sono criminali recidivз!”: qualsiasi individuo sceglie che azioni, legittime o meno, compiere nel corso della sua vita. Indipendentemente dalla sua cultura o etnia.
  • “Sono incuranti dell’igiene!”: questa generalizzazione non tiene conto che, nella maggior parte dei casi, vi è un’estrema attenzione alla pulizia delle roulotte e delle abitazioni. Inoltre, non c’è nessun legame fra scarsa igiene e cultura.
  • “Non vogliono lavorare e sopravvivono solo di espedienti ed elemosina!”: non si tiene conto che l’industrializzazione ha reso sempre meno remunerative le loro attività tradizionali.
  • “Non vogliono integrarsi!”: la paura non è quella dell’integrazione, che, anzi, viene ricercata, ma è quella della omologazione che comporterebbe la perdita della propria identità.

FONTI

https://riforma.it/

https://www.agi.it/

Giannini 2011– Il genocidio dei Rom

 Risoluzione PE 28 aprile -2005

Michael Teichmann, Stereotypes and Floklorism -2003

European Roma Rights Center

http://www.corrieredellemigrazioni.it

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