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Il nucleare come arma: la crisi missilistica di Cuba e la minaccia odierna

A circa sessant’anni dalla Crisi missilistica di Cuba, la guerra tra Ucraina e Russia – e più in generale la guerra fredda fra il blocco della Federazione russa e dei suoi alleati contro l’altro versante – sta spingendo nuovamente verso la paura che un conflitto armato possa assumere le forme di una guerra nucleare. A rincarare la dose è il presidente degli Stati Uniti d’America Joe Biden secondo cui «per la prima volta da allora [dalla Crisi missilistica di Cuba, ndr.] c’è la minaccia di un Armageddon nucleare».

In questo articolo, tenteremo di spiegare al lettore la connessione tra la crisi del 1962 e gli avvenimenti odierni; indagheremo, inoltre, sul problema del nucleare nell’uso bellico contrapponendolo al nucleare presa come pura risorsa energetica. 

La crisi missilistica di Cuba

Gli attori in gioco sono tre: l’Unione Sovietica, gli Stati Uniti d’America, Cuba.

Dalla metà degli anni Cinquanta, la contrapposizione tra Stati Uniti e URSS va a stabilizzarsi in una sorta spartizione di aree d’influenza: dopo le atrocità della seconda guerra mondiale nessuno vuole un’altra guerra di dimensioni così ampia tra grandi potenze, soprattutto se in campo ci sono le armi nucleari che gli americani hanno testato con successo in Giappone. Queste armi sono ormai in possesso anche dell’URSS, infatti, e questo equilibrio di arsenale nucleare spinge entrambe le forze in campo ad evitare uno scontro diretto. Questo non impedirà certo le grandi potenze ad armare stati satelliti e spostare la guerra nelle zone periferiche del mondo. Ma questa è un’altra storia. Concentriamoci su Cuba. 

Cuba è, fin dalla fine dell’Ottocento, sotto il protettorato degli USA. Ne consegue che la dittatura di Batista era sotto la protezione della nazione stella e strisce. Quando, nel 1953, l’assalto dei rivoluzionari guidati da Fidel Castro alla caserma Moncada dà vita alla guerriglia, il moto rivoluzionario acquista consensi in tutto il mondo e gli Stati Uniti sono costretti ad abbandonare il dittatore. Castro assumerà il potere nel 1959 e il nuovo governò verrà subito riconosciuto dagli USA.

Nell’Aprile del 1959, Castro si recherà a Washington per sollecitare fondi per lo sviluppo di Cuba, ma senza ottenere aiuti; a questo punto, il nuovo governo cubano si sentirà costretto ad approvare una riforma agraria che, tra le altre cose, prevedeva l’esproprio delle grandi proprietà statunitensi nell’isola. Il radicalismo delle riforme castriste e l’avvicinamento di Cuba alla linea sovietica non fecero altro che inasprire i rapporti con l’america portando Eisenhower a rompere i rapporti diplomatici nel 1961. A questo si aggiungono l’embargo delle importazioni di zucchero.

Il successivo presidente degli stati uniti, Kennedy, ereditò una questione ormai complicata e si appoggiò all’idea della CIA di far sbarcare dissidenti cubani armati sul suolo di Cuba per sollevare la popolazione e rovesciare Castro: è la cosiddetta Baia dei Porci. L’operazione americana fu un fallimento totale e portò alla consolidazione dei rapporti militari tra Cuba e l’URSS. L’Unione Sovietica poteva solo approfittare della situazione: proprio in quei mesi, il segretario del partito comunista russo  Chruščëv si dimostrò fortemente contrario all’installazione  di missili nucleari statunitensi in Turchia; di contro, Chruščëv offrì a Castro lo stesso tipo di missili per intimidire gli Stati Uniti.

In un discorso televisivo, Kennedy annunciava alla nazione: «Buonasera miei concittadini: questo governo, come promesso, ha mantenuto la più stretta sorveglianza del potenziamento militare sovietico sull’isola di Cuba. Nell’ultima settimana, prove inequivocabili hanno stabilito il fatto che una serie di siti missilistici offensivi è ora in preparazione su quell’isola imprigionata. Lo scopo di queste basi non può essere altro che fornire una capacità di attacco nucleare contro l’emisfero occidentale».

Naturalmente, l’obiettivo di Kennedy era di nascondere agli statunitensi quegli eventi mostrando gli USA come vittime . A questo discorso seguì un embargo, in entrata ed uscita, ai danni di Cuba e qualche giorno di freddo silenzio in cui si sfiorò la guerra nucleare. Alla fine, la crisi si risolve con accordo informale secondo cui gli americani si impegnavano a disinstallare le installazioni nucleari dalla Turchia e dall’Italia, mentre i Russi avrebbero disarmato le coste cubane. 

Parallelismi con oggi

La crisi del 1962 è, in un certo senso, lo spettro di quello che sta accadendo ai nostri giorni in Ucraina. Le continue minacce nucleari da parte del presidente della Federazione Russa Vladimir Putin – seppur non da considerarsi aria fritta – sono per lo più volte a tenere in posizione di difesa l’America e porre lei, e non gli alleati europei, come sole ed unica fonte di confronto. La NATO viene vista, infatti, probabilmente non a torto, come uno strumento in mano agli USA e gli Europei come vittima di questi. E ironicamente, potremmo osservare anche un ulteriore parallelismo: nel 1962, propagandisticamente fu l’America ad intervenire per frenare l’onda comunista verso il sud america; nel 2022, propagandisticamente, è la Russia di Putin ad intervenire per frenare l’avanzata della NATO verso la Russia. Entrambi avevano ragione, entrambi avevano torto. 

Cosa causerebbe una guerra nucleare?

Ad oggi esistono circa 13.000 ordigni nucleari – di diversa tipologia. La maggior parte di questi arsenali appartengono a Stati Uniti (5.428) e Russia (5.977), mentre i restanti ordigni sono da dividere tra Cina, Gran Bretagna, Francia, India, Pakistan, Israele e Corea del Nord. 

Di seguito pubblichiamo due video: il primo, pubblicato dal canale youtube del Sole24ore, mostra cosa succederebbe se esplodesse una singola bomba nucleare; nel secondo video viene mostrata una simulazione delle reazioni ad un singolo attacco nucleare durante una guerra tra la NATO e la Russia. Buon divertimento. 

Cosa succede se esplode una bomba nucleare

Questa animazione mostra come un singolo attacco scatenerebbe una guerra nulcleare Nato-Russia

Ma cosa è una bomba nucleare e di che tipo esistono? 

Una bomba nucleare è un dispositivo progettato al semplice scopo di comprimere e rilasciare energia in modo esplosivo come risultato della fissione nucleare, della fusione o di una combinazione tra i due processi. Non ci dilungheremo oltre sul funzionamento, in quanto non siamo esperti – ma lasciamo tra le fonti alcuni articoli da spulciare dove spiegano per filo e per segno le meccaniche di questi ordigni -, ma ci teniamo a fare una distinzione che abbiamo spesso ascoltato negli ultimi giorni in televisione: quale è la differenza tra arma nucleare strategica e tattica? Potremmo dire, in maniera molto sintetica, che le armi nucleari strategiche sono quelle “classiche”, quelle usate durante la seconda guerra mondiale, mentre quelle tattiche sono di nuova generazione ed hanno una portata minore e servono per spazzare parte del territorio con minore ripercussione. Riprendendo alcuni dati che riporta Sky tg24: «le tattiche hanno una potenza da 0,1 a 50 kilotoni, le strategiche da 100 a mille kt; il raggio d’azione da terra è di 500 chilometri per le tattiche, di 5.500 km per le strategiche; il potenziale distruttivo investe 59 chilometri quadrati per le tattiche, 1.230 per le strategiche; il fallout, cioè la nube tossica che si alzerebbe da un’esplosione, colpirebbe 2.800 chilometri quadrati con le tattiche, 33.910 con le strategiche». 

A quasi sessant’anni dalla crisi di Cuba, stiamo rivivendo il terrore di un’ipotetica guerra nucleare. Secondo molti esperti, sarà molto difficile che le minacce si tramuteranno in vere e proprie azioni, ma le nuove armi nucleari tattiche, a più corto raggio, potrebbero essere utilizzare come ultimatum da una delle due grandi potenze per far intendere all’avversario che questa volta la crisi non si risolverà in un nulla di fatto. A noi resta poco da fare, solo tanto da informarci; ancora di più, ci resta da costruire un mondo in cui l’energia nucleare venga utilizzata per sostentare i nostri fabbisogni quotidiani e non venga sfruttata come strumento di morte. 

FONTI:

https://www.treccani.it/export/sites/default/scuola/lezioni/storia/CUBA_lezione.pdf

https://tg24.sky.it/mondo/2022/10/07/crisi-missili-cuba-1962-storia

https://www.opiniojuris.it/la-crisi-dei-missili-di-cuba-60-anni-dopo-in-ucraina/

https://www.rainews.it/articoli/2022/10/armi-nucleari-tattiche-intervista-a-maurizio-simoncelli-fec5ec07-6239-4a7e-9667-1483fc5fd5c7.html

https://www.wired.it/article/bombe-atomiche-tattiche-russia-ucraina/#uno

https://www.focusjunior.it/scienza/armi-nucleari-cosa-sono-e-perche-ci-fanno-paura/

https://tg24.sky.it/mondo/2022/10/08/armi-nucleari-tattiche-cosa-sono-effetti

https://www.losservatorio.org/it/temi/disarmo-umanitario/item/3199-armi-nucleari

https://www.treccani.it/enciclopedia/armi-nucleari-tipi-e-tecnologia_%28Dizionario-di-Storia%29/

 https://www.youtube.com/watch?v=mClX0T3QOOY

 https://www.youtube.com/watch?v=3q5Ugk7WpB0

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