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Alimenti ultraprocessati

Ormai il modo in cui ci procuriamo il cibo è cambiato radicalmente rispetto a quando i/le nostr* antenat* cacciavano nelle foreste o lo acquistavano nei mercati e dai contadini.

Basta entrare in un supermercato e troviamo tutti gli alimenti, sani o meno che siano, di cui necessitiamo e non solo.

Spesso non facciamo molta attenzione a quello che mettiamo nel carrello. Magari un prodotto ci sembra sano perché ha più fibre o meno grassi. Non ci rendiamo però conto di che cosa stiamo davvero introducendo nella nostra alimentazione.

Tra i cibi “falsamente sani” ci sono gli alimenti ultra processati.

Gli alimenti ultraprocessati sono alimenti a basso contenuto di nutrienti essenziali e ad alto contenuto di zuccheri, olio, sale, grassi, aromi artificiali, coloranti ed emulsionanti.

Gli ultra processati fanno parte dell’alimentazione di tutti i giorni: dal pane in cassetta alle patatine, dagli snack confezionati ai cereali.

Questi cibi non hanno però quasi nulla in comune con della frutta fresca, della verdura o in generale alimenti per niente processati.

Spesso gli ultra processati si nascondono tra i cibi più sani e diventa difficile distinguerli. C’è differenza tra cibi processati (formaggio, latte, ecc…), i quali necessitano di una lavorazione (filtraggio, refrigerazione, ecc…) per arrivare al prodotto ultimo adatto al consumo, e gli alimenti ultra processati, ovvero prodotti che vengono lavorati ben al di là dei semplici processi di lavorazione necessari.

Per la maggior parte delle persone è praticamente impossibile passare una giornata senza consumare almeno un prodotto del genere. I/le consumator* si rammaricano per non potervi resistere, ma la verità è che questi cibi sono fatti apposta per accrescere sempre di più, tramite i loro ingredienti, il nostro desiderio di mangiarli.

Se consumati con moderazione questi alimenti possono essere anche considerati sani, il problema arriva quando si inseriscono prepotentemente nella nostra dieta occupandone una grossa fetta.

Le diete a base di questi prodotti possono provocare sovralimentazione, obesità e, se consumati in grandi quantità, possono portare a una serie di patologie e incrementare il rischio di un tumore.

Fonte: The Guardian

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