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Zero Waste Lifestyle

Con il termine inglese “Zero waste”, in italiano “Rifiuti zero”, si indica una gestione della vita che ha lo scopo di produrre meno rifiuti possibili. Idealmente addirittura zero.  Il processo si basa sul modello di riutilizzo delle risorse presenti in natura, ma non solo, anche lo shopping di vestiti vintage e di seconda mano aiuta molto la sostenibilità. 

Non sono solo persone ad adottare uno stile rifiuti zero, ma anche alcune encomiabili aziende e addirittura interi comuni e città!

L’elenco dei comuni italiani che aderiscono a questa iniziativa è consultabile sul sito “Zero waste Italy”. 

Con il passare del tempo sempre più persone prendono atto del gravissimo problema ambientale verso il quale stiamo andando incontro e decidono di adottare uno stile di vita più sostenibile, a rifiuti zero. Alcuni cambiamenti sono abbastanza intuitivi, come ad esempio smettere di usare borse di plastica usa e getta e portare sempre le proprie di tela o di altri materiali riutilizzabili quando si fanno acquisti.

Alcune questioni però, sono un po’ più difficoltose, andiamo a vedere insieme come vengono affrontate.

L’ORGANICO: I rifiuti organici sono probabilmente i più semplici da trattare. Si può infatti adottare la soluzione della compostiera: un contenitore adatto ad accogliere i rifiuti organici durante la loro decomposizione aerobica. La compostiera può essere in plastica, ma ne esistono diversi modelli artigianali, anche autocostruiti, in legno e metallo. All’interno di essa i numerosi batteri insieme a lombrichi trasformano le sostanze organiche in humus o terra fertile. Questo prodotto finale detto “compost”, può poi essere utilizzato come fertilizzante per piante.

LA SPESA: Nel nostro paese purtroppo questo è un punto ancora abbastanza ostico. Le persone che decidono di intraprendere un percorso zero waste completo quando vanno a fare la spesa si portano dietro le proprie borse, i propri barattoli ed i propri contenitori, così da non doverne comprare ogni volta di nuovi. 

In teoria è tutto bellissimo, ma il problema è che in Italia i negozi che vendono i prodotti sfusi, quindi acquistabili con i propri contenitori, sono ancora molto pochi.

Alcune catene di supermercati forniscono questo tipo di servizio solamente per alcuni prodotti, ma lo spreco di imballaggi e contenitori è ancora molto alto.

IN CUCINA: Se in cucina l’usa e getta non ci sembra particolarmente frequente, basta porsi una domanda: quante volte preparando un pranzo al sacco abbiamo utilizzato la pellicola di plastica? O anche solo per conservare in frigo dei prodotti alimentari? Una valida alternativa alla pellicola di plastica si chiama “Beeswax wrap”, una pellicola di cera d’api. Si tratta di un panno avvolgente che permette di conservare perfettamente i cibi senza alterarne sapore ed umidità. Inoltre, a differenza dei classici imballaggi di plastica usa e getta, è decisamente più durevole e sicuro. Il beeswax wrap è inoltre impermeabile, riutilizzabile e facilmente lavabile senza utilizzare detergenti.

IN BAGNO: La stanza del bagno è un punto critico per tutte quelle persone che decidono di intraprendere lo zero waste. Perché? Guardate il vostro bagno. Nella doccia: shampoo, balsamo, sapone liquido per il corpo, maschera per i capelli e chi più ne ha più ne metta sono tutti confezionati in contenitori di plastica non riutilizzabili.
Lo spazzolino? Plastica. Il dentifricio? Nella plastica. Molt* attivist* ambientalist* e persone che si sono dedicate allo zero waste da molto tempo hanno trovato una soluzione semplice ed intelligente: si producono da soli i prodotti da bagno di cui hanno bisogno e per spazzole e spazzolini adottano le alternative di bamboo che poi essendo legno possono essere messe nei rifiuti organici.  Le donne zero waste ovviamente non utilizzano i classici assorbenti interni ed esterni, ma la coppetta mestruale, che è riusabile per tantissimi anni. 

Per arrivare ad una società più sostenibile non bisogna pretendere che tutti cambino il proprio stile di vita in modo così radicale.

Basterebbe che si iniziassero a fare anche piccoli cambiamenti, soprattutto partendo dalla mentalità di consumo.

Il pensiero “questo oggetto si è rotto, faccio prima a buttarlo e prenderne uno nuovo” è alla base degli sprechi e delle grandi quantità di rifiuti che caratterizzano la società odierna. Impegniamoci tutti a rispettare di più il pianeta che ci accoglie, è la nostra casa.

FONTI

https://www.tuttogreen.it/beeswax-wraps/

https://it.wikipedia.org/wiki/Rifiuti_Zero

TedX Talk: Why I live a zero waste life, Lauren Singer

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