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La fellatio

Cosa si intende con la fellatio? Dal latino fellare, succhiare, questo termine viene usato per indicare la pratica sessuale che consiste nello stimolare, leccare, succhiare e baciare i genitali maschili mediante la bocca.

Praticare il sesso orale non è certamente un dovere ma, come nel cunnilingus, donare il piacere ad una persona mediante la stimolazione orale può procurare grande soddisfazione.

Il sesso orale è uno degli atti sessuali più intimi e gratificanti da condividere con un’altra persona.

Per fare del buon sesso orale è necessario avere fiducia in ciò che accade, ascoltando la parte più istintiva di sé, allontanando le aspettative e il giudizio.

Implica un reciproco abbandono e una connessione con l’altr* a ogni livello. Non è qualcosa che si simula e va oltre un sapere tecnico, occorre essere autentic* e presenti, con il corpo e con la mente.

La pratica della fellatio è testimoniata in numerose culture. Ne troviamo descrizione nell’antica Grecia (dove si allude spesso a questa pratica con la perifrasi eufemistica “suonare il flauto”) e nell’antica Roma.

A differenza del suo corrispettivo sui genitali femminili, oggi di fellatio se ne parla (spesso a vanvera) continuamente.

Molto presente nell’immaginario erotico di film e letteratura erotica e non, la fellatio è spesso richiamata in pubblicità e immagini della cultura pop. Ha assunto socialmente un significato però di sottomissione e gerarchia, diventando alcune volte addirittura un insulto utilizzato per svilire un’altra persona.

In realtà è una pratica di grande cura e ascolto, dove chi la riceve si affida alla persona che la pratica mettendosi in una situazione molto intima e di totale abbandono al piacere.

C’è un grande dibattito legato all’ingoio o meno della eventuale eiaculazione. E’ sempre ricordare che non esiste una scelta giusta ma solo l’ascolto e il rispetto dei bisogni delle persone coinvolte.

Senza il consenso, anche eiaculare dentro la bocca o sopra l’altra persona durante la fellatio è una forma di violenza

Le zone più gradite:

  • Accarezzare il glande con la lingua e con le labbra, in particolare soffermandosi con delicatezza sul frenulo, è una buona idea perché queste zone, grazie a 4.000 terminazioni nervose è molto sensibile.
  • Baci, lingua e carezze sullo scroto e il perineo (la zona fra i testicoli e l’ano) sono spesso piacevoli.
  • Con il consenso e facendo molta attenzione, talvolta i denti possono trasmettere delle sensazioni molto piacevoli, soprattutto se strofinati lievemente sulle zone meno sensibili del pene.

Questi però sono solo alcuni consigli generici, ovviamente ogni persona ha i suoi gusti.

Non rinunciate mai a parlarne.

Questo è senza dubbio il modo migliore per scoprire cosa può fare più felice l’altra persona.

Spesso si tende nel sesso a fare senza chiedere o a ricevere senza dire cosa piace per paura del giudizio o per non ferire i sentimenti.

Ma nel sesso non esistono pratiche infallibili, solo complicità, divertimento e ascolto reciproco.

  • Igiene e salute dei genitali

Il colore normale del liquido seminale è bianco opalescente. Il sapore è variabile anche in relazione alle abitudini alimentari, con sfumature dolci, salate ed amare.

Lo sperma ha un odore caratteristico dovuto soprattutto alla presenza di particolari sostanze come la spermina e la spermidina.

Esse concorrono in maniera importante non solo all’odore, ma anche al sapore dello sperma, e sembra che abbiano una azione anti-batterica, anche se alcune ricerche gli attribuiscono invece una azione “aromatica sessuale”.

Un eventuale cattivo odore del pene o dello sperma nonostante una corretta e periodica igiene (in particolare glande, prepuzio e piega tra scroto e coscia) potrebbe dipendere da una grandissima varietà di condizioni e patologie, in tal caso è opportuno fare una visita andrologica.

Anche nel sesso orale c’è il rischio di contrarre infezioni sessualmente trasmissibili, la migliore protezione rimane fare controlli periodici e usare il preservativo.

Infine, un’avvertenza collegata all’immaginario della pornografia mainstream e alla pratica dell’irrumazione (deep throat): una buona fellatio non corrisponde esclusivamente alla penetrazione.

La bocca non è né una vagina né un ano, non c’è bisogno di spingere il pene fino in fondo alla gola per provare sensazioni piacevoli e soprattutto, se il movimento non è controllato dalla persona che la sta praticando, una penetrazione troppo profonda potrebbe rischiare di fare male, di far chiudere la mascella di scatto o di provocare dei conati di vomito.

FONTI
“Il piacere maschile” Fabrizio Quattrini, edizioni Giunti
www.medicinaonline.com

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