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Las beguinas: il primo movimento femminista della storia

Il femminismo attualmente è un tema influente ed è sorprendente come anche nel Medioevo (movimento allora impossibile da concettualizzare) si trovassero donne intente a scappare dalle regole canoniche del sistema, per vivere le loro vite libere da ogni dominazione maschile. Il cosiddetto movimento delle “Beghine” (las beguinas) nasce nella società medievale, una società in cui le donne solitamente avevano due prevalenti destini: la moglie di Cristo (suora) o la moglie di un uomo.

Il movimento de “las beguinas” era costituito da una comunità di donne lungi dall’essere sottoposte a qualsiasi tipo di regola o disciplina.

Alcune si dilettavano nella musica, nella pittura e altre nella letteratura, come Marguerite Porete, che pubblicò il libro “Lo specchio delle anime semplici”, in cui difese il contatto spirituale diretto, e non mediato, del* credente con Dio.

Ci fu un processo e morì sul rogo nel 1310 a Parigi.

Conducevano una vita dedita alla preghiera e al lavoro manuale, principalmente con materiali tessili grazie ai quali riuscivano a finanziarsi. Si trattava di un’opportunità per le donne di acquisire alcuni diritti, come l’accesso all’istruzione, alla politica, al lavoro retribuito e l’indipendenza economica.

Il movimento si estese principalmente ad est, verso la Germania e l’Europa centrale, raggiungendo anche Austria, Italia, Francia, Spagna e Polonia. Il primo in assoluto si instaurò nel 1180 a Liegi, Belgio.
Nonostante la grande persecuzione, il beghinaggio non fu mai completamente eliminato ed è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

Il 14 aprile 2013 suor Marcella Pattyn, considerata l’ultima rappresentante del movimento, è deceduta all’età di 92 anni. 

“Las Beguinas” erano donne che, nel XII secolo, nelle Fiandre e nei Paesi Bassi, decisero di unirsi per vivere in gruppo, ma rimanendo al di fuori delle strutture della Chiesa cattolica. Esse si definivano spirituali, ma non religiose. Sono considerate il ​​primo gruppo femminista della storia, dal momento che rifiutavano di obbedire al potere maschile che a quel tempo governava tutto ciò che riguardava la politica e la religione.

Si dedicavano alla cura de* bambin* e de* anzian*, delle persone meno abbienti e malate e delle comunità di lebbros*, senza voler nulla in cambio; erano umili e semplici.

Nel corso del tempo, il beghinaggio perse gradualmente il proprio senso religioso e divenne più un rifugio per donne povere, vedove o mogli di uomini che combattevano in guerra. Accolsero soprattutto prostitute e ragazze incinte al di fuori del matrimonio. Di queste ultime divennero le insegnanti, in un’epoca in cui l’istruzione era accessibile solo agli uomini.

Alcun* autor* affermano che il nome di “beguinas” derivi dal verbo fiammingo “beghem”, ovvero: pregare.

Altr* credono derivi dal nome della cuffia che indossavano, “bèguin” in francese.
Si pensa possa derivare anche dal nome di Padre Lamber Le Bègue, vissuto nella seconda metà del XII secolo e famoso predicatore di una dottrina basata sull’idea di formare un’associazione di donne dedite alla vita religiosa, senza l’obbligo di pronunciare i voti monastici. 

Ogni movimento viveva di una propria organizzazione: spesso vi era una supervisora, nota come la “Grande Dame”, eletta democraticamente tra tutte le donne che componevano la comunità.

 
Non erano obbligate a prendere i voti come le suore, né dovevano impegnarsi per la vita.

Qualsiasi beghina poteva spontaneamente lasciare il gruppo e andare avanti con la propria vita, quando lo desiderava.

Vivevano nel chiostro durante il noviziato, successivamente erano libere di ritornare nelle proprie dimore (se potevano permetterselo). Lo stesso obiettivo nella vita, gli stessi insegnamenti ricevuti e la comunità di culto erano gli unici legami che avevano con le altre compagne.

Erano donne molto capaci intellettualmente.

Produssero un numero illimitato di opere spirituali e poetiche, portando gli/l* storic* a sostenere che il loro QI fosse molto al di sopra della media in quel periodo storico.

Nel corso del tempo acquisirono molto potere, ciò suscitò un sentimento di paura e rifiuto in quella società medievale segnata dal cambiamento radicale della Chiesa sotto il pontificato di Clemente V, trasformatasi nell’Istituzione che perseguitava infedeli ed eretic*. Questo sentimento avverso e l’assenza di sottomissione alle sfere ecclesiastiche superiori, portò alla loro persecuzione da parte della Chiesa. 

Alcune furono addirittura bruciate vive e altre condannate per eresia e torturate.

Iniziò così il periodo dell’Inquisizione.

Anche gli uomini cominciarono a seguire le orme delle Beghine.
Questi chiamati “Begardi” erano dei laici, non erano vincolati da voti e da regole. I membri di ogni comunità rispondevano solo ai propri superiori locali ed ogni gruppo aveva una casa comune in cui vivere.


Erano per la maggior parte uomini di umili origini, tessitori, tintori e artigiani. Queste comunità offrivano una soluzione, almeno parziale, a chi conduceva attività a lungo andare logoranti che li portava a non esser più in grado di sostentarsi, o a uomini che, a causa di problemi di salute, dell’avanzare dell’età o di un incidente non erano in grado di vivere da soli.

 FONTI

http://www.fundacionindex.com/gomeres/?p=1098#:~:text=Las%20Beguinas%20fueron%20aquellas%20mujeres,corrupci%C3%B3n%20y%20por%20no%20reconocer

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