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Salute mentale non presente nella legge di bilancio

Per salute mentale si intende uno stato di benessere emotivo e psicologico per cui una persona può esercitare la propria funzione e le proprie abilità all’interno della società, può rispondere alle esigenze quotidiane, stabilire relazioni mature e soddisfacenti con le altre persone, partecipare in modo costruttivo ai cambiamenti esterni. Può capitare, però, che nel corso della propria vita, un evento esterno o interno può alterare l’equilibrio psico-fisico che potrebbe provocare disturbi d’ansia, disturbi depressivi, disturbi dell’umore ecc.. 

Ad esempio, la pandemia di COVID-19 ha causato un aumento dei disturbi d’ansia e depressione maggiore in tutto il mondo, soprattutto nelle donne e neз giovani. E’ quanto emerge da una meta-analisi condotta da ricercatorз australiani, pubblicata ad ottobre 2021 da The Lancet. Secondo lз ricercatorз, lз giovani hanno sofferto soprattutto per l’isolamento sociale, mentre le donne si sono ritrovate ad affrontare un maggior carico di gestione della vita domestica con conseguente aumento del rischio di violenza. Lo studio, condotto daз docenti dell’Università del Queensland, ha registrato 76 milioni di casi aggiuntivi di disturbi d’ansia e 53 milioni in più di casi di depressione maggiore. Complessivamente, i casi di depressione maggiore sono arrivati a 246 milioni dai 193 milioni previsti (+28%) e i disturbi di ansia hanno conosciuto un incremento del 26%, passando da una previsione di 298 milioni a 374 milioni.

Perché, quindi, è importante tutelare la nostra salute mentale? Perché non ci può essere salute senza salute mentale. L’impatto personale è sconvolgente, perché i problemi di salute mentale coinvolgono ambiti significativi come la famiglia, l’occupazione, la povertà, la discriminazione e l’accesso all’assistenza sanitaria.

Cosa ha fatto il governo italiano per tutelare la salute mentale? Il bonus psicologo era uno dei provvedimenti previsti nella nuova legge di bilancio per salvaguardare uno degli scenari peggiori prevedibili. Nel caso in cui il bonus fosse stato confermato, il governo avrebbe potuto stanziare un totale di 50 milioni di cui 35 milioni sarebbero stati erogati come bonus sostegno e 15 milioni come avviamento psicologico. Quest’ultimo, prevedeva un voucher dell’importo di 150 euro riconosciuto a chi ne faceva richiesta senza alcun limite di ISEE. Diversamente il bonus sostegno sarebbe stato legato al reddito də cittadinə. L’importo massimo riconosciuto avrebbe potuto toccare i 1600 euro in caso di ISEE inferiore ai 15mila euro. L’agevolazione era stata proposta con un emendamento bipartisan, per aiutare anche le persone che hanno avuto conseguenze psicologiche a causa della pandemia. 

Purtroppo, però, il bonus psicologico è stato affossato. Nonostante in Italia si sia registrato un aumento del 66% di richieste di supporto psicologico, il governo ha preferito dare importanza alle zanzariere, ai rubinetti, alle terme, ai pc, alla tv, ai mobili, agli smartphone e ai monopattini. Ma a cosa servono questi oggetti se non abbiamo la capacità di poterli usare nel modo corretto? A cosa serve avere un monopattino quando si soffre di agorafobia o ansia sociale? Ammettiamolo, chi ha bisogno dell’ansia quando ha un maxi televisore ultrapiatto full hd 4k?

L’eliminazione del bonus psicologico è un altro esempio di come i problemi mentali siano ritenuti meno importanti rispetto a tutto il resto.  Si preferisce agevolare l’acquisto di un rubinetto o un nuovo monopattino invece che aiutare le persone a ricevere un aiuto psicologico. 

FONTI:

http://www.neuraxpharm.com

http://www.notizie.it

https://www.quotidianosanita.it/

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