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E tu, oggi ti senti blu? Da dove deriva “I’m blue” e perchè oggi è il Blue Monday

LE ORIGINI DEL BLUE MONDAY

Le origini del Blue Monday risalgono al 2005, in Gran Bretagna, a opera di Cliff Arnall, (divulgatore scientifico e psicologo presso l’Università di Cardiff).

In un articolo pubblicato all’epoca sulla rivista The Guardian, Arnall dichiarò di aver individuato la formula perfetta per analizzare la tendenza dз clienti delle compagnie e delle agenzie di vacanze a prenotare un viaggio.

Nella disequazione, che analizzava diversi fattori come la distanza dal Natale, il fallimento dei buoni propositi di inizio anno, la capacità di fronteggiare spese imminenti, la motivazione ad agire delle persone e persino le condizioni meteorologiche, lo psicologo dichiarava la tendenza delle persone a prenotare un viaggio o una vacanza in condizioni di profondo malumore.

La teoria è stata messa fin da subito sotto accusa dalla comunità scientifica e da diversз neuroscienziatз, e allo stesso tempo il comunicato contenente la formula segreta venne acquistata da un’importante agenzia pubblicitaria, la Porter Novelli, che nel corso degli anni sfruttò ampiamente il «marchio» Blue Monday per una serie di campagne di marketing mirate.

In realtà, sarebbe stata la stessa agenzia a creare ad hoc il comunicato, da offrire poi a diversз ricercatorз (tra cui Ardnall) che ne avrebbero poi rivendicato la paternità, rendendo famoso quello che, in realtà, è un fenomeno creato a tavolino. (Money.it)

PERCHÈ IL GIORNO PIÙ TRISTE DELL’ANNO È ASSOCIATO AL COLORE BLU?

Blue Monday è chiamato “Blue Monday” perché, in inglese, “blue” significa tristezza e condizioni di batteria scarica, una malinconia nascosta.

L’uso del blu per esprimere tristezza risale al XIV secolo, quando lo scrittore inglese Geoffrey Chaucer inserì all’interno di una sua opera il verso “con lacrime blu e un cuore tormentato”.  Inoltre, nel film del 2015 Inside Out, il blu è stato utilizzato per ritrarre il personaggio che rappresenta la tristezza, consolidando il suo ruolo nell’immaginario collettivo.

Anche le lingue assimilano questa convenzione: ad esempio, in inglese si chiama “feeling blue” ovvero “sentirsi blu”, mentre in francese l’espressione corrispondente è “avoir le blues”, che letteralmente significa “avere blu”.

IL BLUE MONDAY SUI SOCIAL

Oggi i social utilizzano il Blue Monday per meme, foto a tema e stati all’insegna dell’ironia. La tristezza è uno stato d’animo che non conosce data, o quasi: secondo la formula di Arnall il Blue Monday cade, per l’emisfero boreale, il terzo lunedì del mese di gennaio. Per onorarlo oggi, basta condividere un post a tema su Instagram o Facebook, consci però di essere parte di una simpatica tradizione che vive grazie all’entusiasmo dз utenti.

Negli anni il Blue Monday è diventato sempre più una tradizione commerciale e molte aziende provano a incentivare lз utenti a rallegrare la giornata potenzialmente più triste dell’anno con acquisti o, semplicemente, con buone pratiche che possono mettere di buon umore. (Money.it)

IL BLUE MONDAY NEL MONDO

Essendo il lunedì spesso un giorno difficile da affrontare, nel mondo sono molte le espressioni usate per descrivere lo sconforto che si prova durante questo giorno della settimana. In Turchia esiste la “pazartesi sendromu”, ovvero la “sindrome del lunedì”, la stessa che colpisce lз lavoratorз francesi lз quali sono solitз rispondere “Comme un lundi” quando viene chiesto come si sentono al rientro dal fine settimana. Analogamente, nei paesi anglosassoni per descrivere il cattivo umore di chi si presenta in ufficio con la luna storta si dice “have a case of the Mondays”, ovvero “avere un problema con il lunedì”. C’è chi inizia a sentirne gli effetti fin dal weekend: dalla fusione di Sunday (domenica) e Monday, in rete è nato Smonday, termine con cui si indica quella malinconia domenicale dovuta all’avvicinarsi della nuova settimana. Un detto molto popolare nelle case automobilistiche tedesche recita invece “montags-auto”, ovvero “auto del lunedì”, così si indicano quei prodotti difettosi le cui imperfezioni sono attribuite alla carenza di sonno che si prova il lunedì mattina. Infine, in Spagna l’inizio della settimana è il “día de bajón”, vale a dire il “giorno del crollo”, mentre in Portogallo è “el dia cinzento”, il “giorno grigio”.

​​Curiosamente, ci sono due paesi in cui il termine Blue Monday ha un significato completamente diverso. In Olanda “blauwe maandag” significa “per un breve periodo di tempo” e viene utilizzata per indicare un impegno a cui non si è dato continuità. Anche in Germania “der Blauer Montag” non ha niente a che fare con la tristezza: al contrario, fin dal XIII secolo viene usata per indicare i lunedì in cui non si lavora. Una teoria racconta che l’espressione derivi dalla frase “blau zu sein”, che significa “essere ubriachi”, a sottintendere un assenteismo dovuto alla sbornia. Rimanendo in Germania, anche il sabato si tinge di blu: “Samstags-Blues” è però l’antitesi del Blue Monday e si usa per descrivere la sensazione di inutilità che si prova il sabato senza lavorare. (Ansa). 

QUAL E’ INVECE IL GIORNO PIÙ FELICE DELL’ANNO?

Cliff Arnall, lo stesso psicologo che ideò la formula del Blue Monday, pensò anche di individuare il giorno più felice dell’anno. L’Happiest Day of the Year cade sempre nel solstizio d’estate, tra il 21 e il 24 giugno. La formula include sei parametri: il trascorrere del tempo all’aria aperta (O), la natura (N), l’interazione sociale (S), i ricordi d’infanzia delle vacanze estive (Cpm), la temperatura (T) e il desiderio di andare in vacanza (He), arrivando a questo risultato: O+(NxS)+Cpm/T+He.

E tu, come ti senti oggi?

Ricorda che il blue monday è una pratica assolutamente commerciale e che le emozioni sono qualcosa di molto complesso. Le emozioni sono il condensato della nostra vita. Come lascia sottintendere l’etimologia del termine esse mettono in movimento. Cioè in sostanza spingono all’azione o alla reazione. Capire l’origine e le cause scatenanti delle emozioni negative è di fondamentale importanza: infatti far finta di nulla e cercare di farsi scivolare addosso la negatività, non le fa sparire. Rifletti e cerca di dare un nome a ciò che senti, e poi cerca di individuare delle strategie (in autonomia o con altrз) per migliorare il tuo benessere psicologico. 

Ti consigliamo di guardare “Inside Out”: una rappresentazione per grandi e piccinз che aiuta a comprendere meglio il funzionamento delle nostre emozioni!

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